Il Tiramisù nasce ufficialmente alle Beccherie ristorante di Treviso nel 1970.

Cosi la delegazione dell’ Accademia Italiana della Cucina ha sancito con un atto di nascita.


“E’ nato recentemente, poco più di due lustri or sono, un dessert nella città di Treviso, il ‘Tiramesù’, che fu proposto per la prima volta nel ristorante ‘Alle Beccherie’ da un certo cuoco pasticcere di nome Loly Linguanotto che, guarda caso, giungeva da recenti esperienze di lavoro in Germania. Il dolce e il suo nome ‘tiramisù’, come cibo nutrientissimo e ristoratore, divennero immediatamente popolarissimi e ripresi, con assoluta fedeltà o con qualche variante, non solo nei ristoranti di Treviso e provincia, ma anche in tutto il grande Veneto ed oltre, in tutta Italia. Di per se stesso è in fondo una ‘zuppa inglese al caffè’, ma non era ancora ‘Tiramesù’, e bisogna ammettere che il ‘nome’ ha una sua prestigiosa importanza.”
L’attore, scrittore Giuseppe Maffioli, nella rivista “Vin Veneto: rivista trimestrale di vino, grappa, gastronomia del Veneto” del 1981, storicizza e ufficializza la preparazione del dolce localizzandolo presso il ristorante “Alle Beccherie” di Treviso.
Giuseppe Maffioli con Annibale Toffolo in ‘Vin Veneto’, 1981, n.01 anno VIII


Altre ricerche storiche ci portano al 1983 quando l’enogastronomo Giuseppe Maffioli riporta nel suo libro “La cucina trevigiana” la vera ricetta originale di Treviso: il Tiramisù legittimo delle Beccherie. ( pag. 423)
Questo dolce prelibato era conosciuto e mangiato in tutte le famiglie della provincia di Treviso e nei ristoranti, locande e trattorie della Marca.
I cittadini trevigiani emigrati all’estero sono stati i primi ambasciatori a divulgare nel mondo la ricetta tradizionale di Treviso. Molti trevigiani hanno portato con sé e nella propria valigia questa ricetta antica e preziosa.
Alla sua diffusione hanno contribuito ( a quanto sosteneva lo scrittore Giovanni Comisso ), dapprima il ristorante “Le Beccherie” di Treviso che ha legittimato la ricetta originale, nella seconda metà del novecento, poi il “Toulà” del trevigiano Alfredo Beltrame con la sua catena di ristoranti in Italia e all’estero. Questi due ristoranti e altri hanno inserito nei loro menu dei dolci il Tiramisù come specialità della casa e del territorio. ( “La cucina della Marca trevigiana” di Renato Zanco 1996 ).

Il 15 ottobre del 2010 tre membri della delegazione di Treviso dell’ Accademia Italiana della Cucina – Istituto culturale della Repubblica- hanno depositato un Atto Notarile (n. 7947 presso il Notaio Lorenzo Ferretto, Treviso) contenente una ricerca sulle modalità di preparazione del “TIRAME SU” con l’ intento di salvaguardare le tradizioni gastronomiche del territorio.
Nel fascicolo vengono citate le notizie storico-gastronomiche diffuse dallo scrittore Giuseppe Maffioli, l’autenticità trevigiana della ricetta originale del dolce presso il ristorante le Beccherie grazie al cuoco pasticcere Loli Roberto Linguanotto, e infine le modalità di preparazione della ricetta tradizionale e con varianti.

Alla sua diffusione hanno contribuito ( a quanto sosteneva lo scrittore Giovanni Comisso ), dapprima il ristorante “Le Beccherie” di Treviso che ha legittimato la ricetta originale, nella seconda metà del novecento, poi il “Toulà” del trevigiano Alfredo Beltrame con la sua catena di ristoranti in Italia e all’estero. Questi due ristoranti e altri hanno inserito nei loro menu dei dolci il Tiramisù come specialità della casa e del territorio. (“La cucina della Marca trevigiana” di Renato Zanco 1996).
Nel 2012 presso Università di Trento è stata presentata la prima tesi a livello mondiale sul Tiramisù.
La d.ssa Ilaria Ziliotto di Borso del Grappa (TV) ha discusso la tesi “ Cultural Experiences in Italian Oenogastronomic Tourism: Treviso, the city of Tiramisù” presso la Facoltà di Lettere e
Filosofia di Trento.
Anche questo trattato universitario afferma l’origine trevigiana del Tiramisù riportando notizie e citazioni storiche con relativa bibliografia.

Nella puntata n. 700 della EAT PARADE del TG2 RAI ( 31 agosto 2012) l’ex titolare del ristorante Le Beccherie di Treviso Carlo Campeol ha raccontato: “….. Solo agli inizi degli anni 1970 non inventando nulla ma solo unendo ingredienti da sempre utilizzati e a tutti noti, è nato un dolce che ha scatenato la fantasia di molti e la voglia di primogenitura da parte di tutti”.
In questa intervista ci sono diversi punti di verità ….
Ricordiamo che il 21 marzo si festeggia la giornata mondiale del Tiramisù. Il primo giorno di primavera e giorno del dolce che ti ricarica per la nuova stagione come un ricostituente. Difatti una porzione normale di Tiramisù contiene circa 500 calorie ( il 25 % della quantità giornaliera consigliata), con queste percentuali 58% di grassi, 35 % carboidrati, 7 % proteine.
Treviso sicuramente ha il merito di aver contribuito a diffondere la conoscenza del Tiramisù nel mondo e del suo made in Italy.
Fonte
Notizie a cura di Tiziano Taffarello fondatore dell’Accademia del Tiramisù.
Email: [email protected]
Link: www.accademiadeltiramisu.com
Il Tiramisù nasce ufficialmente alle Beccherie ristorante di Treviso nel 1970.

Cosi la delegazione dell’ Accademia Italiana della Cucina ha sancito con un atto di nascita.

“E’ nato recentemente, poco più di due lustri or sono, un dessert nella città di Treviso, il ‘Tiramesù’, che fu proposto per la prima volta nel ristorante ‘Alle Beccherie’ da un certo cuoco pasticcere di nome Loly Linguanotto che, guarda caso, giungeva da recenti esperienze di lavoro in Germania. Il dolce e il suo nome ‘tiramisù’, come cibo nutrientissimo e ristoratore, divennero immediatamente popolarissimi e ripresi, con assoluta fedeltà o con qualche variante, non solo nei ristoranti di Treviso e provincia, ma anche in tutto il grande Veneto ed oltre, in tutta Italia. Di per se stesso è in fondo una ‘zuppa inglese al caffè’, ma non era ancora ‘Tiramesù’, e bisogna ammettere che il ‘nome’ ha una sua prestigiosa importanza.”

L’attore, scrittore Giuseppe Maffioli, nella rivista “Vin Veneto: rivista trimestrale di vino, grappa, gastronomia del Veneto” del 1981, storicizza e ufficializza la preparazione del dolce localizzandolo presso il ristorante “Alle Beccherie” di Treviso.
Giuseppe Maffioli con Annibale Toffolo in ‘Vin Veneto’, 1981, n.01 anno VIII

Altre ricerche storiche ci portano al 1983 quando l’enogastronomo Giuseppe Maffioli riporta nel suo libro “La cucina trevigiana” la vera ricetta originale di Treviso: il Tiramisù legittimo delle Beccherie. ( pag. 423)

Questo dolce prelibato era conosciuto e mangiato in tutte le famiglie della provincia di Treviso e nei ristoranti, locande e trattorie della Marca.
I cittadini trevigiani emigrati all’estero sono stati i primi ambasciatori a divulgare nel mondo la ricetta tradizionale di Treviso. Molti trevigiani hanno portato con sé e nella propria valigia questa ricetta antica e preziosa.
Alla sua diffusione hanno contribuito ( a quanto sosteneva lo scrittore Giovanni Comisso ), dapprima il ristorante “Le Beccherie” di Treviso che ha legittimato la ricetta originale, nella seconda metà del novecento, poi il “Toulà” del trevigiano Alfredo Beltrame con la sua catena di ristoranti in Italia e all’estero. Questi due ristoranti e altri hanno inserito nei loro menu dei dolci il Tiramisù come specialità della casa e del territorio. ( “La cucina della Marca trevigiana” di Renato Zanco 1996 ).

Il 15 ottobre del 2010 tre membri della delegazione di Treviso dell’ Accademia Italiana della Cucina – Istituto culturale della Repubblica- hanno depositato un Atto Notarile (n. 7947 presso il Notaio Lorenzo Ferretto, Treviso) contenente una ricerca sulle modalità di preparazione del “TIRAME SU” con l’ intento di salvaguardare le tradizioni gastronomiche del territorio.
Nel fascicolo vengono citate le notizie storico-gastronomiche diffuse dallo scrittore Giuseppe Maffioli, l’autenticità trevigiana della ricetta originale del dolce presso il ristorante le Beccherie grazie al cuoco pasticcere Loli Roberto Linguanotto, e infine le modalità di preparazione della ricetta tradizionale e con varianti.

Alla sua diffusione hanno contribuito ( a quanto sosteneva lo scrittore Giovanni Comisso ), dapprima il ristorante “Le Beccherie” di Treviso che ha legittimato la ricetta originale, nella seconda metà del novecento, poi il “Toulà” del trevigiano Alfredo Beltrame con la sua catena di ristoranti in Italia e all’estero. Questi due ristoranti e altri hanno inserito nei loro menu dei dolci il Tiramisù come specialità della casa e del territorio. (“La cucina della Marca trevigiana” di Renato Zanco 1996).

Nel 2012 presso Università di Trento è stata presentata la prima tesi a livello mondiale sul Tiramisù.
La d.ssa Ilaria Ziliotto di Borso del Grappa (TV) ha discusso la tesi “ Cultural Experiences in Italian Oenogastronomic Tourism: Treviso, the city of Tiramisù” presso la Facoltà di Lettere e
Filosofia di Trento.
Anche questo trattato universitario afferma l’origine trevigiana del Tiramisù riportando notizie e citazioni storiche con relativa bibliografia.
Nella puntata n. 700 della EAT PARADE del TG2 RAI ( 31 agosto 2012) l’ex titolare del ristorante Le Beccherie di Treviso Carlo Campeol ha raccontato: “….. Solo agli inizi degli anni 1970 non inventando nulla ma solo unendo ingredienti da sempre utilizzati e a tutti noti, è nato un dolce che ha scatenato la fantasia di molti e la voglia di primogenitura da parte di tutti”.
In questa intervista ci sono diversi punti di verità ….
Ricordiamo che il 21 marzo si festeggia la giornata mondiale del Tiramisù. Il primo giorno di primavera e giorno del dolce che ti ricarica per la nuova stagione come un ricostituente. Difatti una porzione normale di Tiramisù contiene circa 500 calorie ( il 25 % della quantità giornaliera consigliata), con queste percentuali 58% di grassi, 35 % carboidrati, 7 % proteine.
Treviso sicuramente ha il merito di aver contribuito a diffondere la conoscenza del Tiramisù nel mondo e del suo made in Italy.
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